martedì 23 luglio 2013

Protagonista.


Al posto della foca stasera c'era il clown
sulla palla infuocata del domatore di leoni
mentre le zanzare distraevano il pubblico
con danze concentriche di voli ronzanti

Il circo ormai è saturo - anche se saturo
è un termine difficile per una bambina
come me - quando il clown
per godere della sua occasione
si lancia dal cerchio e come un rullo
precipita atterrando con la testa
sulla sbarra del leone addormentato

Io bambina non capivo; il pubblico
sbigottito aveva assistito alla caduta
di quel determinato clown che adesso
aveva perso qualsiasi credibilità

Restano sgomenti gli astanti, cala
il sipario, il clown non apre gli occhi,
da che era protagonista di una scena
non sua

Io bambina, intenerita
ne faccio poesia: preparo
zaino magliette panini
e trucchi per coprirlo
qualora dovesse vergognarsi
della sua presunzione

Ogni volta che lo vado
a trovare

sabato 20 luglio 2013

Spiccioli.


Tu esci dalle polveri sottili con il naso
come un'idea troppo lunga o un consiglio
inutile e certamente inappropriato

Sei di quella filosofia spicciola
che non esiste neanche tra i banchi
di scuola o tra i litigi

Non sei compatibile con me
che mi distinguo e ci rifletto
che tiro il freno a mano
per non farti morire
e che quanto meno
rido

Sei equilibrista e sadico
sei la coincidenza che non desidero
lasci spazio ma non fai passare

domenica 14 luglio 2013

Cambia sempre.


Io su di te scrissi
una poesia cattiva
a indicare
passeggiate lunghe
speranze rubate
serate
buttate

Invece oggi trascorro la mia infanzia
su un muretto nelle formiche
per cercarti
tra le leggende che ti racconto
prima che parti.

mercoledì 10 luglio 2013

Caelum non animum mutant qui trans mare currunt.


(...) 

Siamo
solitudine


Ignari di cosa
racconteremo 







{Traducendo il titolo col traduttore 

farete mente locale} 

{come me} 

giovedì 4 luglio 2013

By your side.


Mi leggi il brano a voce alta
e altra, perché altrimenti pensi
che io non sia all'altezza di te
e di quello che mi insegni

C'era una volta un'era
in cui i fiori crescevano
selvaggi alle finestre
e le ginestre
non esistevano
le bambine si portavano
alle giostre
dietro Piazza Cavour
e le fontane dissetavano

I tuoi giardini - mi dici
erano appuntamenti speciali
panchine di desideri
e tormenti

Sei tornata - mi dici
ma io non ti volevo
eppure sono felice
eppure resto

C'era una volta un'era -
continui a raccontare,
in cui due bambini
si disegnavano e frignavano
si lamentavano del loro essere
specularmente
perfetti

Non hai nulla di questo mondo -
mi dicevi, noi due siamo
immortali.

http://www.youtube.com/watch?v=86vNWIz4M4s