mercoledì 26 giugno 2013

Addii.


Sono una scatola con intorno ricordi 
e la voglia di partire; sono la scatola 
vuota che non vuoi più vedere, che 
non ti vuoi più trovare sui piedi 
per nuove noie. Sono un piccolo 
insetto laborioso e senza senso; 
sono la morte e la tua nostalgia 
fragile che mi propini ogni volta 
senza ascoltarmi. Io sono il peso 
che gravita sulla tua testa informe, 
sono la rondine che migra 
verso cieli più bui, oppure 
sono la ragazza-ibrido 
dalla pelle olivastra 
che guida veloce 
e si schianta. 

Sono sensazioni nuove e 
corse in biciclette sconosciute; 
sono i convenevoli, le frasi 
risapute. 

sabato 22 giugno 2013

Imperativo.


Io sono la tua unica sorella
non ti possiedo per volontà
per forza di cose o per
opera di bene

Ti porto con me perché
il destino ci ha stretti
in un segreto di eternità
fatiscente
ed etereo

Io ti tengo stretto a me
perché abbiamo lo stesso
sangue, perché soffriamo
le stesse pene. Io ti ho con me

Al di là del giudizio, ti ho con me
per sopravviverti qualora
dovessi cedere alla tentazione ultima
di morte
che desideri


La mia nostalgia è la tua
fratello, ché mi rendi effimera
e piena, al contempo 

sabato 15 giugno 2013

martedì 11 giugno 2013

Nella nostra casa di carta.


Io e mio fratello stiamo
nella nostra casa di carta
dove parliamo piano e ci muoviamo
a tentoni per non svegliare
il primo treno che passa

Lo sappiamo che sono le sette
e che tutto il palazzo ancora
dorme. Mio fratello sembra
un’ombra bianca, cieca
si tiene le braccia
arranca sulle scale, denigra
cade e non produce
che rumori sordi e sbalzi
sprazzi

Io minuta
io minuscola
io
piccolissima

Lo vedo muoversi e sciogliersi
e fondersi con il pavimento
per trapassare la porta
contorcersi
andare

Solo rimpiango
di averlo lasciato
entrare 

giovedì 6 giugno 2013

Fratelli strani.


La ridente pianura
che detestavi e in cui
ti ritrovavi; la solitudine
dei tuoi girasoli e la
voglia di trasformazione
sociale e solidale come una
preoccupazione

Hai stoffa dura tra i capelli,
fratello, ché mi passi accanto
mi baci alla stazione e mi
trapassi. 


lunedì 3 giugno 2013

Poesie che non esistono.


Sei rimasta in me
come un segno
un graffio sulla schiena
il pensiero che ricorre
fisso
ogni volta
che camminiamo
senza guardarci
- dove stiamo andando

Con la sensazione
di appartenenza
che si prova
solo al nostro tavolo
solo
ai nostri banchetti
di vino e fragole
e ai nostri discorsi
di foglie
battute di caccia
bruciature

Avvengo
scomposta
tra le braccia
nostre
e l’erbaccia

Mi prometto
e sono smeraldo
di speranza limpida
e di respiro
nuovo 

sabato 1 giugno 2013

Pozzo.


Mio fratello è un pazzo 
mio fratello si taglia i polsi 
e li ricuce in classe, davanti 
a tutti. Mio fratello - quello 
coi capelli biondi e gli occhi 
tristi, il cognome di un animale - 
si rigenera nel dolore 
e non da pace a me 
che sono sua sorella 
minore.